Il Ponte degli Angeli

Il primo Ponte degli Angeli (in onore della Vergine S. Maria degli Angeli, a suo tempo parrocchia sita lì nei pressi), di cui si conosce la storia, risale al 1561, su progetto del Palladio, crollato in seguito alla tremenda alluvione del 1882; successivamente ricostruito in ferro con una unica campata (e a quanto si racconta, in modo assai spartano).

L’attuale manufatto risale ai primi anni del 1950 ed io l’ho visto erigere, perchè lavoravo già a Vicenza. È il ponte più conosciuto, non solo dai vicentini però fra le sue curiosità, una nota di colore non guasta: Infatti in prossimità di questo ponte, in via Torretti, prima dell’entrata in vigore della  famosa legge Merlin, c’era Villa Lola, la casa delle bambole (anche se adesso le chiamano escort) e al giovedì, giorno di mercato a Vicenza, fra piazza dei Signori e la Borsa Merci, c’era un frenetico andirivieni di uomini d’affari, mediatori, sensali, affaristi di ogni genere e anche quelli che non appartenevano a queste categorie non disdegnavano una visita al mercato del giovedì, con poi, una puntatina in via Torretti per qualche piccante incontro. Storie passate! Beh, passiamo oltre e seguiamo il nostro fiume controcorrente.

Prima di arrivare a Ponte Pusterla incontriamo l’Astichello, che fra il Parco Querini e l’Ospedale si getta veloce nello slargo dei Mulini che precede il ponte. Anche qui in periodi di calma non succede niente, ma quando arriva ingrossato, raccogliendo le acque piovane dai campi di Vivaro e Monticello, e dalle numerose rogge che in esso confluiscono, contribuisce ad aumentare la pericolosità del nostro Bacchiglione.